Consiglio Provinciale del 20 Luglio 2010
Buongiorno a tutti,
io credo non si possa che essere soddisfatti nell'andare ad approvare questa proposta di deliberazione. E mi preme davvero ringraziare tutto il gruppo di lavoro “Via Francigena”, a partire dagli Assessori Alessandro Pinciani e Marco Saletti fino ad arrivare a tutti gli uffici e i tecnici coinvolti, assieme agli altri soggetti, per il prezioso impegno messo a sostegno di un progetto così importante come quello della valorizzazione dei centoventi chilometri di Via Francigena nei nostri territori.
In particolare, non si può non essere soddisfatti che questo Consiglio vada ad approvare un percorso, che tanta strada potrà fare nel futuro, che rappresenta un investimento non di corto ma di ampio respiro. Un investimento sulla cultura e, insieme, sul sistema economico che guarda avanti. Tante volte ci siamo detti che servono misure coraggiose e non appiattite sul presente per dare risposte concrete: l'investimento che stiamo approvando va in questa direzione.
E poi permettetemi di notare la serietà del lavoro fatto, che abbiamo potuto apprezzare anche nella Commissione Cultura congiunta con quelle con competenze sul turismo e sui lavori pubblici. Un lavoro faticoso e certosino che ci consegna, come abbiamo sentito dagli Assessori Pinciani e Saletti e dal Presidente del Consiglio, non solo proposte concrete di intervento, ma anche la capacità di inquadrare storicamente e paesaggisticamente la Francigena nei nostri territori, di dare un'ampia prospettiva di interventi e di considerare sempre di più la Francigena come una delle bellezze dei nostri territori. In Commissione abbiamo visto i documenti e le carte e condiviso in linea generale questa strada, ed è positivo sia così visto che stiamo parlando di un pezzo del nostro territorio e della nostra storia da valorizzare tutti insieme, e peraltro, se non sbaglio, fu proprio l'opposizione a portare, in uno dei primi Consigli Provinciali, la questione della Francigena in questa stanza, legata in quel caso al suo inserimento nella lista dell'UNESCO.
E questo è un altro punto: sarebbe davvero un onore per la nostra Provincia coordinare il lavoro in un comitato promotore per l'UNESCO, come viene prospettato nella delibera.
E' un progetto questo, poi, che attiva una sinergia tra tutti i livelli istituzionali. Sono coinvolti infatti, oltre alla Provincia, il Governo, la Regione, i soggetti preposti e i Comuni, in particolare ventidue comuni. E questo rende ancora più significativo il passaggio perché si è saputo mettere d'accordo diversi livelli istituzionali e diverse realtà locali, molte delle quali da anni hanno dimostrato un'attenzione significativa alla Francigena e alle sue implicazioni. Anche il comitato scientifico della consulta degli itinerari storici, culturali e religiosi del Ministero della Cultura ha approvato il paziente lavoro fatto non solo nel ricostruire il percorso storico della via Francigena, ma anche nel costruire le varianti e le ipotesi per dare le gambe al progetto in tempi ragionevoli e compatibilmente con le risorse.
E' appunto un progetto che ha le gambe. Come avete visto, è stata messa a punto una stima sommaria di spesa che spiega bene come, attraverso le varianti, si riesca a risparmiare molto nella messa in sicurezza del tracciato.
Una Francigena che abbia la sua visibilità internazionale, e che veda nella Provincia di Siena uno dei tratti più celebri e ben curati, non può che essere un volano importante dal punto di vista anche turistico. I nostri territori hanno tante bellezze, custodiscono tanti tesori, ma il compito più difficile e strategico è quello di riuscire ad attivare percorsi di valorizzazione, oltre che di conservazione. E questo è un caso di valorizzazione di un territorio e di quello che può offrire. E' questo un esempio quindi di investimento in campo culturale che ha una ricaduta sensibile. I soldi investiti nella cultura, spesso, vengono visti come sprechi, mentre invece rappresentano un investimento anche economico.
Ma di certo, accanto a questo, viene tutto l'aspetto, già ben messo in luce, storico, artistico e culturale. La Via Francigena ha rappresentato, fin dal VI secolo Dopo Cristo, l'arteria lungo la quale si sono mosse migliaia e migliaia di pellegrini, generando un indotto fatto di strutture assistenziali, chiese, borghi, commerci... Insomma, ha contribuito a rendere il nostro territorio così come lo conosciamo oggi. Ha portato a passare qui da noi persone provenienti dalle più diverse parti d'Europa, generando mescolanza e crescita. Oggi può tornare a svolgere, sia pure in tutt'altro contesto, un ruolo simile, rappresentando un altro punto di attrazione per Siena.
Può la Francigena portare nei nostri territori visitatori che si approccino profondamente all'aspetto naturalistico, spirituale e culturale della visita. Può sviluppare una rete di sinergie che nemmeno ci immaginiamo. Può mettere in luce luoghi meravigliosi, ma magari fuori dal circuito consueto del turismo.
Come ha giustamente detto il dott. De Martinis, oggi è un punto di partenza e tanto lavoro ci sarà da fare. Però è una grande soddisfazione partecipare a questo passaggio perché l'investimento sulla Francigena significa anche dare un messaggio come istituzione.
In primo luogo, la centralità della cultura come fondamento della nostra società civile e, allo stesso tempo, come volano economico. Poi l'idea di investire su una strada, una via, che ha rappresentato la spiritualità, ma anche l'incontro, la solidarietà, la mescolanza tra culture ed esperienze e che possa essere ancora oggi un luogo in cui, oltre a conoscere le nostre terre, si possa incontrare gli altri e se stessi. In terzo luogo diamo il messaggio di una Provincia utile e dinamica, che si impegna a fronteggiare le priorità dell'oggi ma è in grado, anche nei momenti difficili, di fare progettualità, sinergia e prospettiva. Il quarto punto è che offriamo un sistema di esperienza non solo ai visitatori, ma anche ai nostri concittadini i cui ritmi di vita rendono sempre meno agevole praticare i propri territori. Un percorso del genere, se vissuto fin dalle scuole, è senz'altro un invito a scoprire la nostra Provincia. Infine, senza volermi ripetere, anche qui -in questa progettazione- si vede un lavoro serio, approfondito, attento alla sicurezza e alle risorse, che quindi rifugge dagli slogan e guarda alla concretezza.
In conclusione, mi fa davvero piacere che tutti i gruppi intervenuti abbiano espresso parere favorevole ad un progetto che, peraltro, è stato portato avanti nell'interesse comune e in accordo anche con il Governo, e, visto che in un intervento precedente al mio forse è stato mal inteso, a tal proposito si è parlato della nota positiva del sistema Siena, ossia di un approccio alla Francigena che nei colloqui a Roma è stato preso a modello.
La Commissione Cultura resterà a disposizione per tutto quello si riterrà opportuno in merito alla Francigena e si impegnerà a sostenere e contribuire al percorso.
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